11 APRILE – GIORNATA NAZIONALE DEL MARE

La Giornata Nazionale del Mare assieme alla Giornata Europea del Mare (20 maggio), alla Giornata Mondiale degli Oceani (8 giugno) e alla Giornata Mondiale del Mare (29 settembre), rappresenta l’occasione per riflettere sull’importanza della salvaguardia di un ecosistema particolarmente minacciato dalle attività umane.

Minacce di origine naturale

Questo tipo di minacce colpisce l’ ecosistema marino da sempre. Nei confronti di queste, gli stessi ecosistemi hanno sviluppato una forte capacità di rigenerazione, anche se a causa dell’attività antropica le calamità naturali sono diventate più frequenti e devastanti, tanto da ostacolare il processo di auto-rigenerazione di tale ecosistema. Ne sono un esempio gli uragani,  vortici d’aria, che possono causare danni alla fauna e alla flora che popola i primi metri della colonna d’acqua. Inoltre, l’innalzamento della sabbia e sedimenti in genere ricade in mare rendendo l’acqua torbida, soffocando la fauna bentonica e compromettendo l’attività fotosintetica dei vegetali. Gli tsunami, dovuti a terremoti, eruzioni vulcaniche o frane,  provocano uno sprofondamene di una parte di crosta terrestre e l’innalzamento di un’altra, generando uno spostamento della superficie dell’acqua verso l’alto, che in breve tempo ritornerà velocemente verso il basso, distruggendo tutto quello che trova durante il percorso. Le Alluvioni invece  causano l’intorbidimento delle acque che giungono in mare abbassando repentinamente la salinità ecompromettendo la  sopravvivenza agli organismi che non tollerano le variazioni di salinità.

Minacce di origine antropica

Tra le minacce di origine antropica ricordiamo i cambiamenti climatici e il conseguente aumento delle temperature che causa lo scioglimento dei ghiacci e dunque l’innalzamento del livello dei mari e abbassamento dei livelli di ossigeno, con un conseguente aumento di stress per gli organismi o addirittura  morte per ipossia. Altra conseguenza è la migrazione di specie, alla ricerca di acque più fresche, con possibili estinzioni locali. Inoltre, l’assorbimento da parte degli oceani di anidride carbonica di origine antropica, sta causando una diminuzione del pH medio delle acque superficiali. Questa acidificazione ha effetti diretti sugli organismi marini. l’inquinamento rappresenta ancora una delle minacce più significative. Eutrofizzazione, causata dal rilascio in acqua di nutrienti, che provengono dall’utilizzo elevato di fertilizzanti con conseguente crescita di fitoplancton, provoca situazioni di ipossia che può portare alla morte di molti organismi. Le specie invasive introdotte volontariamente o involontariamente rappresentano la seconda causa di perdita di biodiversità su scala globale. La pesca indiscriminata, sia in termini di quantità di pescato che di tipologia di pratiche utilizzate, provoca danni estesi agli habitat marini.

Rispettiamo il mare!