Il 2 febbraio del 1971 è stata firmata in Iran, la Convenzione di Ramsar e lo stesso giorno si celebra la Giornata mondiale delle zone umide, istituita per diffondere la conoscenza e l’importanza di questo habitat. Con la Convenzione di Ramsar , le nazioni che l’hanno sottoscritta, compresa l’Italia, si impegnano a conservare, tutelare e gestire in modo sostenibile le zone umide presenti nel proprio territorio. Anche quest’anno, nonostante le manifestazioni si siano svolte in maniera ridotta a causa della pandemia, c’è stato un momento di riflessione e di presa di coscienza di quanto le zone umide siano importanti per la salute del nostro pianeta.
Che cosa sono le zone umide?
Sono aree umide, paludi, torbiere o aree inondate, con acque ferme o in movimento, dolci, salmastre o salate
Perché sono importanti?
Forniscono servizi ecosistemici essenziali come la regolazione dei flussi idrologici, la depurazione delle acque, la mitigazione dei cambiamenti climatici (attraverso l’assorbimento della CO2 presente nell’atmosfera), la tutela della biodiversità il controllo dell’erosione del suolo. Sono ambienti ideali per svolgere attività di promozione del rispetto e dell’amore per la natura, attraverso l’educazione ambientale e il turismo naturalistico.
Quali sono le minacce per questo tipo di ecosistema?
Le aree umide sono state trasformate a causa delle attività antropiche, soprattutto urbanizzazione e agricoltura, causando la perdita di “servizi” essenziali, come l’immagazzinamento d’acqua, la protezione da alluvioni e inondazioni. Anche l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, ha effetti gravi sulla salute di queste aree. Inoltre l’immissione volontaria o involontaria di specie aliene invasive rappresenta una minaccia per la biodiversità. Per questo motivo è fondamentale mettere in atto strategie di prevenzione, mitigazione e adattamento che consentano il recupero di queste aree.
In Sardegna le zone umide sono diverse e sono dislocate su tutto il territorio regionale. È presente un enorme tesoro che si estende dal nord al sud dell’isola, che va protetto e valorizzato per la flora e la fauna presenti, in particolare per i suoi fenicotteri rosa, che possono diventare un’attrattiva straordinaria per turisti di tutto il mondo