Si tratta di un’occasione per sensibilizzare sull’importanza delle barriere coralline al fine di tutelare la salute del pianeta:
- Un quarto di tutte le specie marine conosciute vive sulle barriere coralline
- Questi ecosistemi sostengono oltre un miliardo di persone
- Le barriere coralline proteggono le coste, attenuando l’impatto delle onde, prevenendo la perdita di vite umane e l’erosione costiera.
Per tale motivo è fondamentale incentivare un TURISMO SOSTENIBILE perché un’eccessiva affluenza turistica può avere conseguenze negative su questi fragili ecosistemi.
Accanto alla straordinaria biodiversità, le barriere coralline sono talvolta caratterizzate anche da elevati livelli di degrado, direttamente o indirettamente riconducibile alle attività antropiche, compreso il turismo. Lo sbiancamento dei coralli (coral bleaching), che consiste nella rottura della simbiosi tra i polipi e le zooxantelle, è uno dei problemi più grandi che riguardano questo tipo di ecosistema. Sembra che lo sbiancamento possa essere in una qualche misura legato ad un danneggiamento dell’apparato fotosintetico di Symbiodinium, all’accumulo di molecole ossidanti e a processi di induzione della morte cellulare (apoptosi). Dunque la rottura della simbiosi si manifesta con la perdita di pigmentazione dei coralli (sbiancamento). Il colore dei coralli è infatti dovuto, nella maggior parte dei casi, proprio ai pigmenti fotosintetici presenti nelle cellule di Symbiodinium, in quanto i tessuti dell’animale presentano una colorazione molto tenue, quasi trasparente. Una volta che le zooxantelle hanno lasciato l’animale, i polipi lasciano trasparire il bianco candido del loro scheletro sottostante.